Esse letra de Ivan Graziani já foi acessado por 90 pessoas.
Veja também o vídeo da música tocada.
Firenze lo sai, non è servita a cambiarla la cosa che ha amato di più è stata l'aria lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano guardano troppo lontano. Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire. Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so una donna da amare in due in comune fra te e me. Ma di tempo ce n'è in questa città fottuti di malinconia e di lei.
Per questo canto una canzone triste, triste, triste...
Triste come me. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei. Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio "Io sono nata da una conchiglia" diceva "La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare" Caro il mio Barbarossa, compagno di un'avventura certo che se lei se n'è andata no, non è colpa mia. Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia ma io che farò in questa città? Fottuto di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste... Triste come me. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei
Para enviar você precisa efetuar um cadastro gratuito no site. Caso já tenha um cadastro, acesse aqui.
Acesse agora, navegue e crie sua listas de favoritos.
Entrar com facebook Criar uma conta gratuita
Comentários (0) Postar um Comentário